Torneo della Disputa
“Qualunque strada scegliate, qualunque lavoro facciate…siete persone eccellenti che
onorano questa Repubblica”. E’ con questa frase di elogio che la prima presidente della
Cassazione Margherita Cassano ha salutato i finalisti del Torneo “Dire e Contraddire”,
promosso dal Consiglio Nazionale Forense con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Una giuria d’eccezione composta dal ministro Valditara, dal presidente del CNF Greco e
dalla giudice Cassano ha seguito con passione l’ultima fase della competizione che ha
visto il dibattito tra gli Ordini di Fermo, Teramo e Taranto, conferendo proprio al Liceo
Annibal Caro di Fermo l’ambita vittoria. “Il più grande nemico della conoscenza non è
l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”. Con questa massima di Stephen Hawking, i
ragazzi si sono cimentati nella meravigliosa arte dell’oratoria con argomentazioni
coinvolgenti e mai banali, cercando i termini migliori per esprimere i propri pensieri, proprio perché “la parola è una potente signora”, in grado di costruire ponti e impressionare. Un confronto costruttivo tra giovani determinati e preparatissimi, una sfida di carattere dialettico che ha permesso alle varie squadre di mettersi alla prova e trovare il coraggio di esporre le proprie opinioni davanti ad altri, con convinzione e passione. “E’ stata un’iniziativa che esprime perfettamente i valori fondamentali dell’avvocatura: la difesa fervente dei diritti, la capacità di argomentare con rigore e rispetto”, le parole del presidente Greco hanno riassunto perfettamente le finalità del progetto e della competizione: il “Torneo della disputa” insegna ai ragazzi il valore della legalità e la bellezza della retorica, capace di spronare gli altri a fare del proprio meglio e a non accontentarsi, come ha ricordato la segretaria Santinon citando la celebre orazion picciola dell’Ulisse dantesco: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Un percorso di crescita e di arricchimento, di lavoro di squadra e amicizia, di comunione di intenti e sintesi di idee, di relazione tra giovani e adulti che si sono donati con propensione e impegno fin dal primo giorno. Un torneo che pone la cultura e la parola al centro come veicoli di conoscenza e di rispetto. “Se l'uomo vuole cominciare con certezze, allora finirà con dei dubbi; ma se sarà contento di cominciare con dei dubbi, allora finirà con certezze”, Francis Bacon. Il vero senso del disputare si manifesta nell’ascolto e nella capacità di confutazione, di argomentazione e controargomentazione arrivando alla consapevolezza che il dubbio è la componente fondamentale del sapere, la caratteristica principale che rende l’uomo tale. E’ stato proprio con il dubbio che la squadra dell’Ordine di Fermo ha voluto concludere il suo percorso al torneo, spiegando come esso
sia stato capace di spronare i ragazzi, gli avvocati formatori e gli insegnanti a un dialogo costruttivo per la realizzazione più compiuta delle idee di ognuno, conducendo la squadra a vincere, non solo il certamen, ma soprattutto i propri timori e limiti.
La Presidente Cassano ha voluto inoltre evidenziare “ il valore della razionalità, della
logica, come fattori anche di trasparenza delle nostre relazioni, perché è proprio la
capacità di spiegare con rigore, essenzialità e chiarezza il proprio pensiero la base per
porre in condizione gli altri di contraddire” e , ha aggiunto ricordando don Milani “è soltanto un linguaggio in cui ciascuno possieda un egual numero di parole che fa davvero uguali le persone e ci consente di parlare realmente in posizione di parità, senza che la parola diventi strumento di potere e di sopraffazione in danno degli altri”.
“Auguro a ognuno di voi di realizzare al meglio e con convinzione i propri sogni senza
scendere a compromessi a ribasso”, la Cassano ha deciso di concludere così il torneo del “Dire e Contraddire”, giunto alla sua quarta edizione, spronando tutti i talentuosi finalisti a non arrendersi mai, a comprendere le proprie peculiarità e a rendere il dubbio la guida umile ed efficace per la loro vita. La gioia di questo successo è il frutto di una progettualità educativa promossa dal Presidente dell’Ordine degli avvocati Fabiana Screpante e dalla referente Alessia Capretti, e sostenuta quest’anno con entusiasmo dalla Dirigente del Liceo Annibal Caro, Dott.ssa Stefania Scatasta.
I ragazzi provengono dalle classi 3D , 4D indirizzo economico sociale e 4B Liceo Classico:
Leonardo Scagnoli , Alice Petrozzi, Giada Benetti, Nicola Fabiano, Chiara Pallotti, Alessia
Azzurro, Sara Gallucci, Nizare Boulghari , Emily Vitali, Matteo Lupetti , Ilaria Verdecchia, , Matteo Musardo. Coordinati dall’avvocato Laura Dumi, gli avvocati formatori Simone Mancini, Stefano Chiodini, Daniela Donato, Lucia Ricci, Paolo Rossi, Michele Ferrini hanno affiancato i ragazzi in questi mesi di preparazione. Le docenti referenti, Marta De Optatis e Isabella Mezzabotta, insieme alla Vicepreside Emanuela Giuliani, hanno creduto in questa squadra di giovani e ad un’esperienza che si è confermata di crescita e gratificazione per tutti.